La Lega balla da sola

Verso le elezioni. Antonella Celletti candidata senza accordi col resto del centrodestra

CESENA – Soli, ma non contro tutti. La Lega Nord ha candidato a sindaco di Cesena Antonella Celletti, capogruppo nel consiglio comunale uscente, senza altri alleati al fianco: “Ci sono state delle incomprensioni col centrodestra a livello di vertici – spiega la Celletti – alcuni veti incrociati non ben compresi. Il nostro obiettivo, comunque, è di portare Lucchi al ballottaggio. In questo senso correre divisi non ci penalizza, siamo pronti a far fronte comune al secondo turno”.

La Celletti, giornalista professionista classe ’52, negli ultimi anni ha incarnato l’opposizione dura e pura all’Amministrazione, una pasionaria sempre in prima linea nel contestare l’operato della Giunta Lucchi: “Le altre forze d’opposizione erano più morbide all’inizio – ammette – ma quando ci si astiene, con tanto di pacche sulla spalla dal sindaco, è più difficile proporsi come alternativa. Solo nell’ultimo anno le cose sono cambiate. Fare opposizione è difficile, bisogna dare voce a tutti gli scontenti, che ci abbiano votato o meno”.

E’ stata all’opposizione sia di Lucchi che di Conti: chi valuta in modo più negativo? “Sono sempre stata assolutamente alternativa alle politiche del Pd. Ma devo dire che in precedenza c’era un’idea globale di città, mi opponevo a quell’idea ma c’era. Con Lucchi, invece, non esiste alcuna cornice in cui inquadrare i provvedimenti, solo azioni random del sindaco e del partner privato di turno. Non si tratta di provvedimenti inseriti in una visione di società e di collettività. È preminente la persona del sindaco e dei suoi amici, al di fuori di ogni visione politica e culturale”.

Tra le critiche più forti all’Amministrazione uscente (che la Lega ha raccolto in 18 pagine di dossier) quelle su sicurezza, immigrazione e welfare: “In questi campi Lucchi ha fallito – chiosa la Celletti – per non parlare poi del lavoro, tema che non sarebbe nemmeno di competenza comunale. L’Amministrazione ha messo in campo, in pratica, dei lavori socialmente utili spacciati per occupazione. Noi crediamo invece che questo genere di lavori debba essere limitato alle persone con gravi disabilità o tossicodipendenze. Altrimenti, se offerti ad ampio raggio, diventano misure clientelari che creano dipendenza e non lavoro”.

Al primo posto tra i punti programmatici della Lega locale c’è la famiglia: “Vogliamo cambiare le attuali politiche con l’istituzione di un assessorato alla famiglia, distinto dal welfare, che comprenda tutto: politiche giovanili, conciliazione dei tempi, anziani. Un’azione trasversale per coordinare bene i diversi servizi, con politiche positive, non di rincorsa del bisogno”.

Altro cavallo di battaglia è quello della sicurezza, al quale i leghisti legano a doppio filo il fenomeno dell’immigrazione: “Bisogna puntare sulla prevenzione dei crimini, controllando in modo sistematico chi circola sul territorio. Sull’immigrazione il Comune può intervenire con più controlli, anche su clandestini, bigamia, persone in soprannumero negli appartamenti. Nei bandi, poi, si dovrebbero premiare gli emiliano-romagnoli. Io non dico no all’immigrazione, ma all’immigrazione che riceve gli stessi benefici di chi ha pagato 30 e più anni di contributi. Si può assimilare solo entro certi limiti”.

In tema di infrastrutture e mobilità, la Lega è per la realizzazione di nuovi parcheggi in centro: “Serve un interrato, specie in viale Mazzoni. I parcheggi scambiatori possono essere una soluzione, ma non l’unica azione possibile. Bisogna spegnere poi Icarus, tanto i vigili in centro ci sono lo stesso. La gente deve poter girare in auto con costi inferiori e meno patemi”.

Michelangelo Bucci

Pubblicato giovedì 10 Aprile 2014 alle 00:02

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