Gabriele Riceputi, oggi i funerali a Sant’Egidio

L’azzurro del cielo, il beige della bara, il colore dei fiori. E tanti abbracci. Una testimonianza viva e carica di affetto il saluto che oggi pomeriggio in migliaia hanno voluto riservare a Gabriele Riceputi, le cui esequie si sono tenute nella chiesa parrocchiale di Sant’Egidio di Cesena.

Gabriele, 47enne di Cesena, è deceduto martedì mattina 25 marzo in un tragico incidente stradale avvenuto sull’A14 tra Imola e Castel San Pietro.

La cerimonia funebre è stata presieduta dal parroco don Gabriele Foschi e concelebrata da don Israel, sacerdote tanzaniano ora in servizio pastorale a San Piero in Bagno.

“Non è facile quando un amico viene a mancare – le prime parole commosse di parroco don Gabriele -. Ne sentiamo il dolore della perdita, la fatica della mancanza, l’ingiustizia… Il Signore ci dà risposte anche in questa vita. Ci dice che la vita è un valore così grande da non poter dare spazio ai rimpianti. In Gabriele non c’erano zone d’ombra: ha amato senza far economia, e tanto si sentiva amato. Ha vissuto in pienezza anche le situazioni dolorose che lo hanno colpito. Con generosità e scanzonatura è diventato ‘padre’ dei suoi bambini del catechismo, puro di cuore e positivo. Ecco dove troviamo risposta a quella che vediamo come una ingiustizia: spendendoci per gli altri, per le persone che il Signore ci mette accanto nel nostro cammino”.

 Catechista dei bambini di seconda elementare, animatore nelle feste parrocchiali, con simpatia, generosità e spontaneità, insieme alla moglie Giovanna, metteva a disposizione tanto del suo tempo e delle sue energie più belle per la comunità parrocchiale di Sant’Egidio. La mamma di una bimba: “Non abbiamo parole per spiegare ai nostri bambini che domenica non sarai con loro nel catechismo dopo la Messa, non li ordinerai amorevolmente, non giocherai con loro. Non li aiuterai a completare il regalino di Pasqua. Ora ti chiediamo: continua a guardarli dal cielo e dona a loro gioia, entusiasmo, altruismo. Questo eri tu”.

Tra i suoi ricordi più cari che lo riportavano ai giorni vissuti nelle missioni del Preziosissimo Sangue in Tanzania, nell’agosto del 2012, insieme a un gruppo di una decina di giovani della parrocchia, c’era quello di un bambino che, appena presa la caramella che Gabriele gli aveva offerto, l’ha scartata, un poco succhiata, poi l’ha tolta dalla bocca, diligentemente reincartata e messa in tasca. Per un momento successivo… “Ecco, Gabriele, pur nella sua breve vita, ci ha fatto gustare la dolcezza del suo cuore e la pienezza della sua vita. Ora lui stesso si è ‘incartato’ di nuovo e, in comunione con Dio, si dona per l’eternità”.

Da sette anni Gabriele lavorava per la Bofrost, azienda di vendita a domicilio di surgelati. Le prime quattro file della chiesa erano tutte blu e rosse, i colori delle casacche della trentina di colleghi che con affetto e partecipazione si sono fatti vicino alla famiglia. E a Gabriele si sono rivolti nell’intenzione di preghiera: “Eri collega e amico. Ci mancherà la tua carica di simpatia, la pacca sulla spalla prima del giro quotidiano, la franchezza delle tue parole. Ora ti immaginiamo a sfogliare il catalogo dei nostri prodotti agli angeli del cielo, così come facevi con i tuoi clienti. Non ci hai dato il tempo di salutarti. Lo facciamo ora e ti diciamo: ti vogliamo bene”.

Il testo della canzone “Come tu mi vuoi”, eseguita dal coro durante il rito funebre, era custodita da Gabriele tra le sue cose preziose, che sempre portava con sé:

“Eccomi Signor, vengo a te mio re, che si compia in me la tua volontà.

Eccomi Signor, vengo a te mio Dio, plasma il cuore mio e di te vivrò.

Se tu lo vuoi Signore manda me e il tuo nome annuncerò.

Come tu mi vuoi io sarò, dove Tu mi vuoi io andrò.

Questa vita io voglio donarla a Te per dar gloria al Tuo nome mio re.

Come tu mi vuoi io sarò, dove Tu mi vuoi io andrò.

Se mi guida il tuo amore paura non ho,

per sempre io sarò come Tu mi vuoi”.

Sabrina Lucchi

Gabriele Riceputi

Pubblicato sabato 29 Marzo 2014 alle 20:23

Una risposta a “Gabriele Riceputi, oggi i funerali a Sant’Egidio”

Commenti

  1. gaudi 29 Mar 2014 / 23:03

    Ero presente e ciò che qui sopra è scritto è tutto vero, tutto vissuto oggi nell’arrivederci a Lele. Vorrei dire a Giovanna: “Forza vai avanti! Ti accompagnerà il ricordo del grande dono che Lele è stato per te e per tutti!” Grazie a Sabrina per il racconto così vero di ciò che oggi abbiamo vissuto. Gaudi.

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