Romagna Centro in “D”: una promozione storica

Domenica sarà festa grande al campo sportivo di via Calcinaro, a Martorano di Cesena. Immensa la soddisfazione del presidente Daniele Martini e del mister Filippo Medri

di Eric Malatesta

SPORT – Dalla Terza Categoria alla serie D si può. Il Romagna Centro Martorano del presidente Daniele Martini ha coronato il sogno di partire dal gradino più basso del dilettantismo e di approdare a quello più alto. Col pareggio a reti inviolate di domenica a San Piero in Bagno, i biancazzurri cesenati allenati da Filippo Medri, hanno messo in archivio il primo posto in classifica con ben 2 giornate d’anticipo sulle inseguitrici.

L’Imolese, sconfitta a Cattolica ha consegnato il matchpoint al Romagna Centro che con lo 0-0 in casa della Sampierana ha potuto dar inizio alla festa. Una festa per la conquista della serie D che nell’ambiente della “Martora” era impensabile fino a pochissimo tempo fa.

Un successo nato in parrocchia: nel 1973, nasceva la Polisportiva Martorano presso la sede di Piazzale del Sacro Cuore nel piccolo sobborgo di Cesena. Fino al 2000 la società istituita da Daniele Martini e altri appassionati locali non aveva nemmeno un proprio campo ufficiale a Martorano. Il piccolo campo all’ombra del campanile era utile solo per le partite dei ragazzini. Ma dopo anni di esilio forzato al Pierluigi Bertozzi di Santa Maria Nuova, il sodalizio biancazzurro ha potuto aprire un proprio centro sportivo denominato Romagna Centro. Era l’anno 2000. Da allora l’impianto di proprietà si è ulteriormente sviluppato fino agli attuali 36mila metri quadrati e un bacino di 400 atleti iscritti. Un piccolo miracolo di provincia, forgiato sulla passione e sulla genuinità della conduzione.

Da sempre vicina ai giovani, il Martorano si è prefisso di aggregare i ragazzi e le famiglie. Da anni può vantare un settore giovanile invidiabile, con tecnici preparati e un solido stuolo di volontari che si prodigano dal trasporto dei ragazzi al lavaggio delle maglie. Una favola che ha avuto il suo lieto fine domenica scorsa tra le colline di San Piero in Bagno dove a cedere il testimone della serie D è stata proprio una squadra, quella bianconera locale che già vi aveva militato in quella che fu la vecchia “Interregionale”. E fuori regione il Romagna Centro ci andrà nel prossimo campionato, dove trasferte ricche di fascino aspettano la truppa cesenate.

Nel campionato di serie D, che ha anche visibilità televisiva grazie a Rai Sport, militano nobili decadute come Spal, Lucchese, Pistoiese e Massese. Per non parlare di Arezzo e Ancona in altri gironi. Di fronte a questi nuovi avversari si porrà anche il problema del campo di gioco e dell’ordine pubblico. E’ di conseguenza molto probabile che per alcuni incontri si possa ricorrere al Dino Manuzzi piuttosto che al campo di Via Calcinaro.

Anche la città di Cesena ha ora simpaticamente il suo “piccolo Chievo”. In un calcio fatto ormai da tempo di troppi soldi, una scalata come quella del Martorano assume i contorni di un romanticismo che può solo giovare al movimento calcistico giovanile e dilettantistico. Sopra la D si spalancherebbero le porte del professionismo di Lega Pro.

Il presidente Martini si vuole godere assieme a tutti i suoi collaboratori questo momento di gioia che, come da quel suo “chi l’avrebbe mai detto” a fine partita, dice tutto. Eppure è successo.

Pubblicato giovedì 2 Maggio 2013 alle 00:00

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