Ultimo chilometro, riflessioni e proposte dopo le giornate organizzate dal Comune di Cesena

Carissimo direttore,
riguardo al progetto presentato dall’amministrazione comunale sull’ultimo chilometro, la direzione dell’Udc di Cesena non si limita a criticare la situazione esistente, ma formula alcune proposte che dovrebbero essere discusse democraticamente, senza paletti o pregiudizi, da parte dell’amministrazione comunale.

– Premessa: presupponendo che l’auto sia un mezzo indispensabile per spostarsi, è indispensabile trovare soluzioni che non penalizzino i cittadini e che tutelino il bene comune. Tutto ciò costringe a mettere mano a un piano del traffico ormai vecchio e assai inadeguato. I cittadini cesenati si sono resi conto che per i numerosi errori commessi dalle ultime amministrazioni non sono stati risolti i problemi della viabilità a Cesena, in particolare nelle zone di Porta Santi, via Gaspare Finali e di sosta a ridosso del centro storico.

– Sosta nel centro storico: Le ultime amministrazioni hanno pensato che si potesse risolvere il problema della sosta mediante la costruzione di silos meccanizzati, ma così non è stato. Il problema si è ulteriormente aggravato anche perché nel centro storico sono state autorizzate ristrutturazioni di diversi fabbricati unifamiliari mediante la creazione di numerosi monocali privi di posti auto ecostruiti sopprimendo le autorimesse esistenti.

– Sosta per i residenti: Si rende indispensabile, per i residenti nel centro storico, riconsiderare la costruzione di un parcheggio sotterraneo a tre piani sotto la piazza della Libertà che in tal modo potrebbe essere riconvertita a giardino. Concedere un solo permesso per nucleo familiare, con stalli numerati, in maniera che chi ha pagato per la sosta abbia il posto assicurato e non sia costretto a girovagare in cerca di un parcheggio con ricadute negative sul traffico e sulle poveri sottili. Per chi ha una seconda macchina prevedere la sosta gratuita in parcheggi esterni al centro Nel centro storico si manifesta inoltre la crescente difficoltà delle attività commerciali esistenti per il costo dei parcheggi. Pertanto proponiamo di prevedere la stessa percentuale dei posti auto gratuiti a sosta breve in tutte le aree di sosta a servizio del centro storico (viale Carducci, viale Mazzoni, ecc), come sono gratuiti i parcheggi dei centri commerciali.

– Ridurre il traffico di attraversamento della città: Occorre impedire il traffico di attraversamento nelle vie Cavallotti e Padre Vicinio da Sarsina imponendo l’uso della via Emilia e della Secante o rendendo particolarmente difficile il traffico dal Tunnel. Lo stesso provvedimento deve essere preso per l’asse via dei Mulini-Gaspare Finali-viale Carducci. Naturalmente con corsie preferenziali per mezzi pubblici e di soccorso.

– Tutelare l’ambiente: Non è da costruire il nuovo parcheggio dell’Osservanza, zona assediata dal traffico e dai parcheggi. La sosta lunga deve essere affidata ai parcheggi scambiatori e per quella breve ci sono già i parcheggi del cimitero e altri già esistenti in zona.

– Parcheggi scambiatori: Sono la vera soluzione, ma bisogna renderli efficienti; quindi occorre creare un servizio di navetta mirato con frequenza ogni 10 minuti e a basso costo.

– Trasporto pubblico: Se non si incentiva il trasporto pubblico ripensandolo totalmente, ogni soluzione sarà incompleta e parziale. È indispensabile creare una nuova cultura della mobilità, non più incentrata sull’uso individuale del mezzo privato, che magari si muove con una sola persona a bordo, ma incentrata sul mezzo pubblico che trasporta molte persone riducendo pertanto l’inquinamento e il caos del traffico.

– Piste ciclabili: Devono essere costruite delle reali piste ciclabili, perché non si possono intendere tali quelle che creano un vero e proprio pericolo per il ciclista. L’uso della bicicletta è da incentivare, perché non inquina, fa bene alla salute e non crea inquinamento acustico. Solo in una città liberata dal caos del traffico c’è spazio per l’uso della bicicletta e sicurezza per i pedoni.

direzione Udc (Cesena)

Carissimi,
certamente in argomento ci sarà ancora da ragionare molto. La materia è talmente intricata e di difficile soluzione che non sarà tanto facile trovare una soluzione che vada bene per tutti.

In questo numero abbiamo dedicato l’intero Primo piano ai quesiti posti nelle giornate vissute al Palazzo del Ridotto, promosse dall’Amministrazione comunale. Le opinioni sono ancora molto distanti.

Inoltre occorre senz’altro tenere presente che la partecipazione dei cittadini (come numeri) è stata davvero scarsa. La gente, ancora una volta, è rimasta tagliata fuori. Sono sembrati più incontri per gli addetti ai lavori o per far dire a chi governa questa città che si è coinvolta la cittadinanza.

Amministrare significa anche assumersi delle responsabilità, in vista del futuro che non riguarda solo noi, ma soprattutto le generazioni che verranno dopo di noi. Il resto, forse, fa parte di un certa idea di unanimismo che poco ha a che fare con le scelte concrete che si è chiamati a compiere.

Speriamo solo che questo confronto di idee prosegua con fattivi contributi da parte di tanti.

Francesco Zanotti
zanotti@corrierecesenate.it

Pubblicato venerdì 30 Aprile 2010 alle 00:01

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