Assicurazione, quanto ci costi

Grazie al Decreto Bersani un neopatentato può appoggiarsi all’assicurazione di un familiare pagando una cifra più abbordabile

La maggior parte dei giovani quando raggiunge la maggiore età, si iscrive a una scuola guida.
E qui mamma e papà iniziano ad aprire i portafogli (corso di teoria, foglio rosa, lezioni di pratica e visita medica).

Poi arriva la patente e con essa il desiderio di un’auto tutta propria e ancora si va a mettere mano al salvadanaio di casa.

Una volta ottenuto il mezzo, spesso scelto tra quelli di seconda mano per fare “pratica”, c’è da fare i conti con l’assicurazione.

Una “tassa” annuale che tutela chi circola, ma che negli ultimi tempi ha raggiunto cifre, in alcuni casi, paragonabili alle tasse universitarie.

I neopatentati sono fra i più tartassati.
“Non è possibile dare delle tariffe valide per tutti – spiega l’agente capo Marcello Fenu dell’agenzia di Cesena, Sara Assicurazioni -. Ogni polizza è soggetta a numerose variabili relative alla persona, al mezzo e alle diverse garanzie che si vogliono inserire nella propria assicurazione. Ma a grandi linee si può parlare di tre step di età diversi fra L i 18 e i 29 anni in cui il costo dell’assicurazione varia sensibilmente. Per esempio i giovani fra i 18 e i 21 anni sono quelli che statisticamente hanno più incidenti”.

E fra questi occorre fare una differenza di genere.
I maschietti, infatti, sono quelli più a rischio, girano di più e hanno più sinistri, rispetto alle coetanee femmine che registrano meno problemi.

“Pertanto, ipotizzando un premio che parte da 100 – continua Fenu – un neopatentato maschio pagherà il 160 per cento, più della metà del suo premio di partenza. Il 20 per cento in meno invece viene calcolato per le ragazze che avranno il 140 per cento di costo su un premio equiparato a 100. Valori che diminuiscono con l’aumentare dell’età. Tra i 21 e 25 anni i maschi pagano indicativamente il 140 per cento e le femmine il 120 per cento che nell’ultimo step tra i 25 e i 29 calano ancora raggiungendo il 120 per cento per i ragazzi e circa 100 per le femmine”.

In poche parole, per un neopatentato con auto nuova di cilindrata 1000 (esempio una Toyota Aygo) la polizza d’ingresso, su classe 14 (la più alta) potrebbe arrivare a costare 1500 euro ogni anno”.

Una batosta per le casse familiari che però raramente si verifica perché arriva in aiuto il decreto Bersani.
Il decreto favorisce i nuclei familiari offrendo l’opportunità al neopatentato, con auto aggiuntiva, di poter usufruire della classe di partenza di un suo familiare.
A questa verranno applicate le percentuali di rischio delineate in base agli standard della compagnia.

Un bel risparmio se si considera che invece di partire da una classe 14 si può scegliere quella, per esempio di papà che si trova nella classe 1 o 0.

In questo caso il neopatentato, entrando con la classe 1, potrebbe arrivare a spendere circa il 30 o 40 per cento in meno.
Un vero e proprio gioco di numeri con infinite variabili in cui è difficile orientarsi.

“Oltre al sesso e all’età – spiegano da Alliance Ras Cesena Malatesta di Oreste Lungarini – conta anche la zona di residenza, la cilindrata dell’auto aggiuntiva, i chilowatt di potenza e l’alimentazione del mezzo poiché per esempio il diesel costa il 10 per cento in più rispetto alla benzina”.

Barbara Baronio
Pubblicato mercoledì 14 Novembre 2007 alle 17:30

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